Per la seconda riunione/conviviale del mese di ottobre, il nostro Club è andato in trasferta.
Grazie all’idea, a suo tempo proposta da Roberto Mancina, come di consueto impeccabile organizzatore, e grazie anche alla collaborazione del Gruppo Maramotti e di Banca Euromobiliare (Credem), abbiamo trascorso insieme un’insolita e piacevole giornata.
Partiti in perfetto orario da Carimate, la prima tappa del nostro tour ha avuto come meta l’acetaia Giusti alla periferia di Modena.
La visita all’acetaia è stata davvero interessante ed insolita anche perché, probabilmente, quasi nessuno dei partecipanti aveva conoscenze specifiche sull’aceto balsamico tradizionale, uno dei prodotti tipici di quella zona dell’Emilia, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.
Giunti all’acetaia, accompagnati da una brava guida abbiamo prima visitato il museo e, successivamente, l’acetaia vera e propria dove abbiamo potuto degustare le diverse tipologie di aceto prodotte dall’azienda Giusti.
La storia della famiglia Giusti e dell’acetaia è una lunga storia, iniziata più di quattro secoli fa, precisamente nel 1605 quando gli antenati della famiglia allestirono le prime batterie di botti di legno nel sottotetto della loro casa in via Farini a Modena.
Oggi, ben diciassette generazioni dopo, la storia continua grazie alla passione dei discendenti che, con passione e perseveranza, producono ancora un prodotto davvero straordinario e unico, vero e proprio “Oro di Modena” come viene oggi definito.
Data la qualità del prodotto, non si contano i premi e i riconoscimenti che, nel tempo, sono stati vinti – in Italia e all’estero – dai prodotti dell’acetaia Giusti, la più antica produttrice di Balsamico di Modena.
Terminata la visita all’acetaia ci siamo trasferiti a Reggio nell’Emilia, in via Fratelli Cervi n.66, dove era originariamente situato lo stabilimento della casa di moda Max Mara della famiglia Maramotti che aveva iniziato l’attività nel 1951.
Nel 2003 l’azienda che, nel frattempo si era notevolmente ampliata, si trasferì in una nuova sede e gli spazi dell’edificio originale sono stati destinati ad ospitare la collezione privata d’arte moderna e contemporanea del fondatore di Max Mara, Achille Maramotti.
Accompagnati anche in questo caso da una brava e preparata guida, dopo un gustoso buffet, abbiamo visitato la collezione.
Essa comprende diverse centinaia di opere d’arte moderna e contemporanea realizzate a partire dal 1945 per arrivare ad oggi; oltre duecento di queste opere costituiscono la collezione permanente e rappresentano alcune delle tendenze artistiche italiane ed internazionali della seconda metà del XX° secolo. E’ fondamentalmente costituita da dipinti, ma non mancano sculture ed installazioni.
Nella collezione sono presenti opere che rappresentano i più importanti movimenti artistici del ‘900, mentre alle opere del XXI° secolo, la maggior parte delle quali non sono incluse nell’esposizione permanente, sono dedicate mostre tematiche.
Si può affermare che la collezione costituisca una sorta di “work in progress” perché continua con sempre nuove acquisizioni, accogliendo le nuove opere di artisti contemporanei come testimonianza dei moderni percorsi artistici.
Al di là di ogni giudizio personale sull’arte moderna e contemporanea, abbiamo vissuto un momento di arricchimento culturale importante per tutti noi.
È stata, in conclusione, una giornata insolita e piacevole nella quale abbiamo conosciuto due realtà molto diverse fra loro ma entrambe interessanti e stimolanti.
Ancora un grazie particolare a Roberto Mancina, come sempre ottimo organizzatore, e al Gruppo Credem-Banca Euromobiliare che ci ha accolti con grande cortesia e gentilezza.