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“Domani sarà meglio”

La vita riserva momenti belli e sereni da ricordare ma, purtroppo, anche momenti tristi e bui, a volte tragici.

I momenti belli e tristi della vita possono essere raccontati in un libro come una narrazione che si dipana lungo le stagioni della vita.

Ed è un libro quello che narra la vita intensa e laboriosa di Nino Crinò, un libro con un titolo assai significativo “Domani sarà meglio” completato da un sottotitolo altrettanto importante “Storia di Nino Crinò liberamente tratta dai suoi racconti”.

A presentare il libro sono stati, oltre allo stesso Nino Crinò, Nino Ragusi già ospite del nostro Club in diverse occasioni e Marina Andreotti che ha raccolto la testimonianza orale di Nino Crinò registrata su nastro, dandole forma di libro pubblicato nel 2022 da una piccola casa editrice la “Rebus Edizioni”.

Non semplice riportare le tante emozioni e i sentimenti che sono emersi durante la serata, seguita con attenzione e partecipazione dai presenti che si sono lasciati coinvolgere dalla storia e da come è stata narrata.

Nino Ragusi ha ricordato la genesi del libro che è del tutto particolare per un editore che non si è trovato davanti le pagine già scritte bensì raccontate a voce registrata su tredici nastri che, con pazienza, sono stati “sbobinati” e poi trasformati in un libro grazie alla costanza e bravura di Marina Andreotti.

Marina ha raccontato che, dopo che Nino Crinò le chiese se se la sentiva di mettere ordine alla voce trasformandola in parole scritte, all’inizio ha avuto qualche tentennamento subito però dimenticato perché la voglia di scrivere un libro era diventata forte e, soprattutto, perché c’era una storia da raccontare. Così accetta.

Ma c’è un’altra ragione altrettanto importante e forse di più: i proventi della vendita del libro sarebbero andati tutti in favore dell’Associazione della Clinica Neurologica del Policlinico di Milano dove era stato ricoverato e curato fino alla fine Fabio Crinò, figlio di Nino.

La storia narrata nel libro è stata divisa da Marina in tre parti distinte: infanzia, adolescenza e maturità della vita di Nino Crinò; una vita con tanti momenti diversi: l’infanzia e l’adolescenza non sono state facili, tanti i problemi e le difficoltà.

Dopo il trasferimento a Milano le cose migliorarono ma, ad un certo punto, Nino Crinò ha dovuto affrontare il momento più difficile: la malattia del figlio che, purtroppo, non ha lasciato scampo a Fabio che, come ha voluto sottolineare Nino, manca solo fisicamente perché esso è sempre presente, costantemente in ogni momento.

Nino Crinò ha voluto rivolgere un ringraziamento particolare alla Dottoressa Emanuela Caroli, presente alla serata, e a tutta l’equipe di neurochirurgia del Policlinico di Milano per le cure e l’attenzione prestate a Fabio durante la malattia.

Una fede salda, soprattutto la devozione nei confronti della Madonna del Santuario di Tindari, particolarmente cara a tutta la famiglia Crinò, ha permesso di mitigare il dolore e di superare momenti davvero difficili.

La testimonianza che Nino Crinò ha voluto lasciare a tutti i presenti è stata una vera testimonianza di vita vera, vissuta ma pienamente accettata anche nel dolore.

Ancora una cosa. Il titolo del libro sopra ricordato.

È un titolo che, nonostante tutto apre alla speranza e vuole ricordare la filosofia di vita della mamma di Nino Crinò che anche nei momenti più difficili non è mai stata triste né mai si è lamentata, ma ha insegnato ai figli a non autocommiserarsi e a lasciarsi trascinare dallo sconforto, ma ha sempre tenuto aperto uno spiraglio dal quale entrava sempre la luce della speranza. Fermiamoci un momento e riflettiamo.

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