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RIUNIONE CONVIVIALE DEL 21/9/2023 – Il volo di Nembo Kid

Serata dedicata allo sport quella del secondo incontro del mese di settembre. Quando si parla di sport si corre sempre il rischio di essere banali, ripetitivi, di cadere nei luoghi comuni o di essere esageratamente enfatici.

Tutto ciò non è accaduto nella nostra serata che ha avuto come ospite una vera e propria icona dello sport italiano e, in particolare della pallacanestro: Antonello Riva.

Antonello Riva, nato a Lecco nel 1962, è stato uno dei più importanti cestisti della sua generazione già ricca di talenti e di classe.

E’ ancora oggi, a distanza di anni, il recordman dei punti segnati nel campionato italiano di serie A di basket (circa 14.000, punto più punto meno, lo score); non solo, detiene anche il record dei punti segnati con la maglia azzurra della nazionale che ha vestito per 206 volte, conquistando il titolo europeo nel 1983 e la medaglia d’argento nel 1991.

Ha giocato a Cantù, Milano, Pesaro, Gorizia e Rieti, vincendo praticamente tutto, sia in Italia sia in Europa.

Antonello Riva, con Edoardo Ceriani, giornalista professionista, ha pubblicato da poco il libro dal significativo titolo: “Il volo di Nembo Kid” (Nembo Kid è il soprannome sportivo di A. Riva), che è la biografia del campione nella quale vengono ripercorsi i momenti più significativi della carriera e che ha avuto la prima presentazione al Salone del libro di Torino di quest’anno.

Si è trattato di una presentazione accattivante e simpaticamente leggera; alle domande del giornalista Antonello Riva ha sempre risposto affabilmente e con garbo, non facendo mai pesare la sua grande carriera sportiva, anzi.

Il libro è certamente un libro di sport, ma non solo; il filo conduttore fa riferimento al gioco di squadra che ritorna anche nella vita e soprattutto nella famiglia che per Antonello Riva è sempre stato un punto di riferimento imprescindibile. Per lui la famiglia ha rappresentato una sorta di valvola di sicurezza, soprattutto nei momenti di difficoltà come, ad esempio, dopo un infortunio.

Nel libro, ovviamente, anche se non in senso strettamente cronologico, sono ricordate alcune tappe della carriera di Antonello Riva, le amicizie, gli inevitabili momenti di difficoltà con compagni ed allenatori, momenti belli e tristi che nello sport si alternano come nella vita.

Ne viene fuori un ritratto vero e sincero, non solo del campione ma soprattutto il ritratto di un uomo che dallo sport ha avuto tanto ma che ha saputo, nello stesso tempo, rimanere con i piedi per terra non facendosi travolgere dalla notorietà e dal successo. Forse erano altri tempi, ma è la verità.

Una serata trascorsa piacevolmente, con numerose domande da parte dei presenti che hanno fatto rivivere alcuni momenti della straordinaria carriera sportiva di Antonello Riva.

Queste brevi note non si possono chiudere senza un ringraziamento particolare a Marco Amistani grazie al quale è stato possibile organizzare la serata.

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